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News dal Welfare – Dicembre 2021

Il raddoppio dei fringe Benefits sarà strutturale?

Il raddoppio dei Fringe benefits è stato, in via temporanea, validato per gli anni 2020 e 2021, ma cosa succederà nel 2022? Verrà reso strutturale grazie alla presentazione di alcuni emendamenti alla Legge di Bilancio, attualmente in discussione?

Le opinioni tra sindacati, esponenti politici e addetti al settore sono varie, ma tutti concordano sull’utilità di aumentare l’importo previsto nel Tuir.

“Un’elaborazione di The European House – Ambrosetti sostiene che il passaggio dai 258,23 ai 516,46 euro potrebbe portare ad almeno 4,7 miliardi di consumi al 2023, con un conseguente aumento dell’Iva riscossa di almeno 1 miliardo. L’analisi ipotizza un numero di lavoratori che beneficiano degli strumenti di welfare aziendale pari a oltre 6 milioni nel 2020-2021 e un importo medio di spesa di 380 euro”.


Welfare e Provider come orientarsi?

Sono circa 100 i Provider di Welfare in Italia, ma grazie ad uno studio condotto dal Prof. Luca Pesenti dell’Università cattolica di Milano, è stata elaborata una classificazione che tiene conto di due parametri:

1) la Proprietà della Piattaforma;

2) il Grado di specializzazione con la quale i servizi di Welfare Aziendale sono gestiti dalla piattaforma stessa.

 · il “Provider puro”: proprietario di una piattaforma e unicamente attivo, dunque specializzato nella misura massima, nella vendita e nell’esecuzione di servizi di supporto alla gestione dei programmi di WA. WelfareBit è un provider puro;

· il “Provider ibrido”: proprietario di una piattaforma, ma concentrato su un diverso core business rispetto al quale la gestione dei servizi di supporto al WA rappresenta un utile completamento della sua offerta complessiva; 

· il “Provider reseller”: non proprietario della piattaforma, concentrato su un diverso core business (pur sempre sinergico con i servizi di gestione dei PWA) e che per poter competere nel settore di cui trattasi ha stretto una partnership (con un Provider “puro” o un Provider “ibrido”) in forza della quale agisce “come se” disponesse di una propria piattaforma (che in alcuni casi è anche “griffata” con il proprio brand). Appartengono a questa terza tipologia anche alcune società che agiscono in apparenza come Provider “puri”, ma che, in realtà, sono dei “reseller specializzati” in quanto unicamente attivi nella rivendita (sia pure con altro brand) del portale di un (vero) Provider (“puro” o “ibrido” che sia) 

https://www.aiwa.it/wp-content/uploads/2019/02/11.01.2018-ALTIS-Il-Mercato-dei-Provider-in-Italia.pdf

Immagine1 News dal Welfare - Dicembre 2021

Welfarebit accanto ai Consulenti:

LA SOLUZIONE WELFARE RANOCCHI-WELFARE BIT?

UNA PIATTAFORMA COMPLETA E INTEGRATA CON GLI APPLICATIVI PAGHE E HRM

La soluzione welfare Ranocchi-Welfarebit è una soluzione completa a livello di servizi, sia per quanto riguarda la piattaforma online, che per quanto riguarda il supporto tecnico e normativo. È semplice da utilizzare per l’utente finale e fortemente integrata con i software paghe e HRM per consulenti del lavoro e aziende.

  • Welfare su misura, territoriale e con la possibilità di convenzionamento gratuito on-demand;
  • Integrazione con gli applicativi GIS, grazie alla quale i movimenti generati dai servizi welfare vengono acquisiti automaticamente dagli operatori che elaborano cedolini, CU e altri documenti paghe con GIS Paghe;
  • Team di esperti di alto livello per un supporto tecnico e normativo professionale;
  • Piattaforma semplice e intuitiva, con procedure guidate e un’App per dispositivi mobili per l’accesso anche da smartphone;
  • Personalizzazione del portale per singola azienda cliente.

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