Il Welfare Aziendale rappresenta a pieno titolo una delle strategie d’impresa in grado di cogliere e realizzare gli obiettivi dell’Agenda 2030.
In questo breve estratto del Quinto Rapporto sul Secondo Welfare a cura di Franca Maino, viene ben evidenziato come il Welfare Aziendale sia capace di rispondere ai Goal: 3-4-5-8-9 grazie alla sua capacità di generare una crescita economica sostenibile equa ed inclusiva.
Quinto Rapporto sul secondo welfare a cura di Franca Maino 208 7.3.1. L’Agenda 2030 e il welfare aziendale.
Come mai si parla quindi di nessi tra welfare aziendale e Agenda 2030? “Come abbiamo osservato in questi mesi, la pandemia sta sconvolgendo profondamente il modo di essere e di operare di ogni azienda. Secondo Catturi (2021), se in precedenza il paradigma indiscusso che definiva l’agire dell’azienda era descritto dalla relazione potere-successo-profitto, il modello teorico e operativo che si sta pian piano affermando è quello incentrato sulla crescita economica sostenibile, equa e inclusiva (Cucino et al. 2021).
In merito Vurro e Pozzo (2021) sottolineano la necessità per le realtà produttive di basarsi su modelli di gestione improntati alla sostenibilità, necessari e utili non soltanto per il miglioramento di reputazione, identità o immagine, ma anche per la costruzione della propria legittimità sociale (Perrini e Vurro 2010).
Per questo, come accennato nel Capitolo 3, le imprese stanno rafforzando i propri investimenti ESG, riguardanti le tre aree Environmental, Social e Governance.
In questa ottica il welfare aziendale può essere interpretato come uno strumento per il perseguimento di un modello di sviluppo e per un’azienda/organizzazione sostenibile.
Letto attraverso le lenti dell’Agenda 2030 dell’ONU, il contributo del welfare aziendale appare coerente in particolare con alcuni degli SDGs (Sustainable Development Goals). Tra questi ci sono, in prima battuta, gli Obiettivi 5 – Parità di Genere, 8 – Lavoro dignitoso e crescita economica e 9 – Imprese, innovazione e infrastrutture. Basti pensare alle misure legate ai congedi parentali e familiari, alla flessibilità oraria, allo smart working, ma anche alle spese sostenute dalle imprese per le rette degli asili nido, la scuola e le attività ricreative per i bambini e i ragazzi. Anche gli Obiettivi 8 e 9 per promuovere l’innovazione ed una industrializzazione responsabile e sostenibile, possono avere dei contributi rilevanti dal welfare aziendale.
Questo strumento è infatti centrale per innovare il rapporto tra l’impresa e suoi dipendenti, in quanto consente di inserire all’interno della relazione lavorativa e dello scambio contrattuale anche il tema del benessere dei lavoratori e dei loro familiari.
Attraverso il welfare l’organizzazione produttiva diviene consapevole del suo ruolo sociale e si impegna concretamente verso il suo stakeholder più importante: il suo collaboratore. In questo modo l’impresa non può più essere vista come un’entità che ricerca esclusivamente il profitto, ma piuttosto come una realtà sociale attenta alla generazione di un benessere – non solo economico – condiviso.
Il welfare aziendale può poi essere rilevante per gli Obiettivi 3 (Salute e benessere) e 4 (Istruzione di qualità). Questo perché, come si evidenzia da Quinto Rapporto sul secondo welfare 210 tempo (Maino e Ferrera 2013; 2015; 2017; 2019), attraverso gli interventi di welfare occupazionale si contribuisce alla realizzazione di un sistema di protezione sociale integrativo in grado di fornire nuove risposte ai bisogni sociali….”.
https://www.secondowelfare.it/wp-content/uploads/2022/01/Il_ritorno_dello_Stato_sociale_5R2W.pdf
– E’ partito il progetto “I.A.L.F. In Armonia Lavoro e Famiglia” presentato da E.BI.TE.N. a valere sull’avviso pubblico 194/FSE/2020 Puglia “Promozione del welfare aziendale e della flessibilità nelle PMI” la prima Tappa si è svolta a Bari il 27 Gennaio u.s..
Una serie di interventi che ci vedono coinvolti per far conoscere alle imprese lo spettro delle possibilità legate al welfare aziendale e alla conciliazione vita-lavoro ad esse destinate nella logica dell’integrazione delle politiche con il coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali e sociali presenti sul territorio.
https://www.adnkronos.com/welfare-aziendale-e-pari-opportunita-il-progetto-ialf-presentato-in-asi-bari_2Y1ElNKJX3z9SwzTYm0Z57
Welfarebit accanto ai Consulenti:
Proseguono gli appuntamenti all’interno della Rubrica Welfare News, oggi Giordana Camerata intervista il Dott. Roberto Vinciarelli Analista Normativo e Membro del Comitato Tecnico di Welfarebit. Alla luce dei numerosi cambiamenti che coinvolgono i datori di lavoro, le famiglie ed i consulenti del lavoro, dalla riforma dell’imposizione fiscale Irpef al passaggio all’assegno unico universale che partirà dal mese di Marzo 2022, che sostituirà definitivamente l’assegno per il nucleo familiare e le detrazioni per figli a carico, ci chiediamo che ricadute avranno queste modifiche sul welfare aziendale.
Guarda l’intervista